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Alla base dell'Ayurveda vi sono i tre Dosha (o umori):
Vata, Pitta e Kapha. La combinazione di questi tre umori forma la struttura del corpo umano. In questo articolo parleremo d Kapha che è il responsabile per l'accumulo di grasso ed il dosha prevalente nelle persone in sovrappeso o obese. Quindi da un punto di vista yogico o ayurvedico per bruciare i grassi e perdere peso è necessario ridurre Kapha nel corpo.
Le qualità di
Kapha sono: umido, caldo, pesante, fiacco, morbido, appiccicoso e immobile.
Riportiamo di seguito una serie di indicazione per ridurre Kapha con la dieta:
- 30-40% della dieta della dita deve essere composto da grano integrale
- 20-30% da proteine sia vegetali che non
- 40-50% per la maggior parte di frutta e verdura.
Racomandazione sepcifiche per perdere peso e bruciare i grassi:
- E' importante scegliere il giusto tipo di alimenti da mangiare, dovemo quindi ridurre il consumo di cibi grassi, latticini, gelati, carni (carne specialmente rossa), ecc
- bere tè e acqua calda piuttosto che bibite fredde e frullati
Per la legge dell'equilibrio dei dosha, è utile consumare cibi piccanti come zenzero, cannella e coriandolo che sono utili a ridurre Kapha, che è la chiave per ridurre il peso .
Allo stesso tempo aumentare il consumo di insalate, fagioli, cereali secchi e cereali cotti, poichè mangiare cibi con Vata e Pitta aumenterà questi dosha nel vostro corpo e ridurrà Kapha in eccesso.
Evitate gli spuntini e bere un bicchiere di limonata calda con miele, questo aiuterà a bruciare i grassi e tenere lontana la fame.
Grazie alla conoscenza dei concetti base dell'Ayurveda è possibile affrontare qualsiasi situazione di squilibrio corporeo. Per la perdita di peso è importante comprendere le qualità di Kapha e come personalizzare la vostra dieta e lo stile di vita per ridurlo . Quando si riduce Kapha si riduce il grasso. Dal punto di vista dietetico, è sufficiente quindi ridurre l'assunzione di cibo con le qualità di Kapha e aumentare l'assunzione di cibo con qualità opposte.
Per approfondire:
Qi gong significa "lavoro sull'energia vitale" e consiste in una serie di esercizi e di tecniche il cui fine è quello di operare un'azione di equilibrio dell'intero organismo.
L’arte sacra del Qi Gong cinese è conosciuta da tempi remoti, basti pensare che il grande Imperatore Giallo (Huang Di), ne faceva spesso riferimento per spiegare in che modo numerosi saggi riuscivano a raggiungere età notevoli restando in piena forma. In una tomba scoperta nei pressi di Ma Wang, risalente al 200 a.C. circa, è stato rinvenuto un rotolo di seta su cui erano ricamati più di quaranta figure umane in posture differenti, accompagnati da relative spiegazioni.
Da questi dati, si può desumere che già due secoli prima della venuta del Cristo, esistevano tecniche ed esercizi complessi sviluppati ed elaborati con grande acume, avente come obiettivo quello di preservare la salute e di accrescere l'energia vitale.
Questi metodiche sono giunte in occidente nel XVIII secolo grazie ai Gesuiti, che facendo conoscere la civiltà cinese e i loro costumi hanno anche rivelato gli aspetti su cui si basa la Medicina Tradizionale Cinese.
Gli esercizi del Qi Gong cinese sono molto numerosi e variano a seconda dell'obiettivo perseguito da chi li pratica. Si può aderire alla disciplina del Qi gong per:
- Conservare la propria salute stimolando il sistema immunitario;
- Rallentare l'invecchiamento attraverso tecniche che agiscono sui radicali liberi;
- Curare patologie di vario tipo prendendo consapevolezza dell’organo colpito ed eseguire esercizi mirati su di esso;
- Sviluppare e affinare la propria sensibilità percettiva;
- Coltivare il Qi come propellente nelle arti marziali;
- Espandere la propria coscienza e altro ancora…
L'insegnamento del Qi Gong si è sviluppato sotto molteplici forme, a seconda delle scuole, di cui alcune sono molto conosciute, come quella del tempio della Nuvola Bianca (Báiyúnguān) di Pechino oppure come quella del Tempio di Shàolín. Esistono anche scuole molto segrete di Qi Gong dove vengono insegnate a pochi allievi tecniche molto rare.
Il Qi gong può essere suddiviso in due tipologie principali:
- Wai Dan Qi Gong (Qi Gong esterno);
- Nei Dan Qi Gong (Qi Gong interno);
Il Qi Gong esterno è destinato soprattutto ad aumentare le capacità fisiche ed è usato come complemento di altre tecniche di arti marziali.
Il Qi Gong interno potenzia il sistema immunitario, purifica gli organi, migliora la circolazione sanguigna e linfatica. In breve, si occupa di sanare le patologie e di conservare la salute. Inoltre, a coloro che praticano con regolarità, la pratica del Qi Gong permette di accedere ad uno stato di coscienza fuori dal comune.
La pratica del Qi Gong medico ha come obiettivo quello di conservare, regolare e migliorare il funzionamento energetico dei cinque organi pieni (zang): Cuore , Polmoni, Reni, Milza-Pancreas, Fegato e dei cinque visceri cavi (fu): Intestino crasso, Stomaco, Intestino tenue, Vescica, Cistifellea.
Il tipo di pratica che si effettua per conseguire ciò assume forme molteplici a seconda dell’indole del maestro e della filosofia della scuola .
Tutte le pratiche, comunque, posseggono tre elementi in comune:
- Acquietare il corpo (Tiao Shen),
- Acquietare la respirazione (Tiao Xi),
- Acquietare la mente (Tiao Xin).
TIAO SHEN: il Rilassamento corporeo riguarda il raggiungimento di uno stato di quiete profonda delle membra. Coincide col concetto di antistress, di benessere e di scarico delle tensioni di cui si parla tanto in occidente. Muscoli, tendini, nervi, vasi, sanguigni, sono tutte componenti che beneficiano vistosamente da questa tecnica basilare. Se non si acquista questa qualità di base, non vi è possibilità di proseguire con risultati tangibili nel cammino interiore.
TIAO XI: l'azione cosciente che esercitiamo sulla respirazione è utilizzata nel Qi Gong per influenzare l'attività fisiologica dell'organismo. Ad esempio, l'attenzione portata alla regolarizzazione e al prolungamento del respiro ha effetti calmanti su tutto il sistema nervoso.
TIAO XIN: il controllo della mente è l'elemento più importante dei tre Tiao. Una delle componenti essenziali è la concentrazione, grazie alla quale si giunge ad ottenere un'azione sull'attività fisiologica. Quando diventeremo capaci di non essere più rapiti dai pensieri, potremo lasciarli scorrere come una corrente oppure bloccarli. Punto d'arrivo è il silenzio.
Quando la mente è calma il Qi circola correttamente. Il praticante raggiunge lo stato di pace interiore, di quiete, di distacco dal mondo esterno. Questo è ciò che viene chiamato lo "stato di Qi Gong".
Praticando questa disciplina con regolarità si riuscirà a sentire la circolazione del Qi (sensazione di pizzicore, di calore o di gonfiore) e a guidarla nelle parti bisognose.
Concludo, ricordando a chi trascura il proprio corpo: “Non aspettare di aver sete per scavare un pozzo”.
Vincenzo Adinolfi
www.lagemmadelcielo.it