Il metodo del coaching è in generale definito come “metodo di sviluppo di una persona, di un gruppo e di un’organizzazione, chi si svolge all’interno di una relazione facilitante, basato sull’individuazione e l’utilizzo di potenzialità per il raggiungimento di obiettivi di miglioramento/cambiamento autdeterminati e realizzati attraverso un piano d’azione”.
Nello specifico l'Health Coaching (cioè coaching della salute) è un processo che facilita un percorso di salute, un’attitudine al comportamento sostenibile, attraverso una “sfida” che invita la persona ad ascoltare la propria saggezza interiore, identificare i valori trasformando i suoi obiettivi in azioni concrete.
L’health coaching rientra nell’ambito del life coaching insieme allo Wellness Coaching ed è un metodo attraverso il quale il coach aiuta il coachee (così viene definito il cliente) ad affrontare il suo percorso di cura e/o di guarigione attraverso l’ascolto e la presa di coscienza dei propri bisogni e dei propri obiettivi di salute. L’health coach è un professionista che si occupa di accompagnare e sostenere la persona nel suo percorso di “guarigione” e di consapevolezza, dallo stato di malattia-malessere, allo stato desiderato di risoluzione del conflitto o della causa sintomatica, ovviamente il tutto in conformità alle leggi biologiche che ne regolano l’esistenza.
L’health coaching nasce negli anni ’90 come metodo di cura e sostegno degli alcolisti anonimi e il National Insititute on Alcohol Abuse and Alcoholism lo riconosce come strumento efficace e tempestivo nel raggiungimento degli obiettivi desiderati.
Generalmente in Italia l’Health Coaching viene utilizzato per promuovere benessere e salute: un corretto stile di alimentazione, un valido uso dello sport, il raggiungimento di obiettivi di dimagrimento, ecc ecc.
L’Health Coaching però può essere utilizzato non solo nelle condizioni di salute, ma anche laddove esiste la malattia per sostenere la persona nel suo lungo percorso di cura.
In questo caso, l’obiettivo del coaching è quello di accompagnare il coachee avvicinandosi a questo come un “educatore sanitario” che aiuta ad apprendere e raggiungere i propri obiettivi di salute.
In un approccio classico, malattia e malessere sono appresi in laboratorio e la persona coinvolta diventa un osservatore di quanto sta accadendo, subendo passivamente le terapie farmacologiche e perdendo di vista se stessa.
La persona diventa il suo stesso sintomo: non esiste più se non in funzione di quel sintomo.
L’Health Coaching non può eliminare i sintomi ne rimuovere la malattia, ma questa può essere delimitata in modo che non sia l’unico evento riguardante la persona.
Il coachee è messo al centro e torna ad essere il protagonista del suo percorso per quanto triste e difficile questo possa essere.
La persona che soffre non è più solo il suo sintomo, ma è anche tutti i disagi, dolori ed emozioni che prova.
Non viene considerato solo il suo corpo e le sue vicissitudini, ma anche gli obiettivi, le abilità e le competenze che può apprendere e mettere in campo al fine di condurre una battaglia più consapevole e partecipe.
Il malato diventa il coachee che può compartecipare attivamente al suo processo di guarigione e cura.
Come può il coaching aiutare il malato in questo percorso?
Il coaching interviene sostenendo il coachee nella scelta di compartecipare al suo percorso di cura e guarigione non solo attraverso la terapia farmacologia, ma anche attraverso la scoperta, la conoscenza e l’uso delle potenzialità, dei talenti e delle virtù che lo potranno aiutare nell’affrontare la patologia.
Aiutare la persona a far leva sulle sue potenzialità, non solo la aiuta a ritrovare la fiducia in se stessa, ma conferma il fatto che un approccio “resiliente” può influenzare l’esito delle cure nelle malattie croniche, in quelle gravi e debilitanti.
L’Health Coaching si basa su teorie e strumenti scientifici quali, ad esempio:
· la psicologia positiva di Seligman;
· l’autoefficacia e lo “human agency” di Bandura;
· la logoterapia e la profonda ricerca di senso di Victor Frankl;
· il concetto di resilienza ossia la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici e riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà.
Gli obiettivi che l'health coaching si pone sono generalmente i seguenti:
- favorire un processo di maggiore conoscenza di sé e del percorso che si sta intraprendendo;
- favorire on locus of control interno al fine di percepire e sperimentare maggiore possibilità di scelta e controllo;
- prendere contatto con tutte le risorse e competenze che naturalmente si hanno a disposizione per potenziare la propria efficacia nella gestione dello stato di malessere e di cura;
- recupero/miglioramento della cura di sé in tutti i suoi aspetti (la forma fisica, le abitudini alimentari, ecc ecc);
- potenziare un locus of control interno.
Un approccio di health coaching può essere efficace nel gestire una grande varietà di problematiche relative alla salute, incluse:
· la gestione delle condizioni di salute a lungo termine
· la gestione delle patologie croniche
· il cambiamento nei comportamenti e nello stile di vita
· l’incremento della capacità di seguire le indicazioni mediche
· l’assistenza nel corso del recupero e della riabilitazione
· il supporto alla gestione del dolore
· l’incoraggiamento allo sviluppo di competenze procedurali e funzionali
Chi si trova in situazioni difficili, ha bisogno di essere ascoltato: da chi ha vicino, da chi lo cura, da chi sta decidendo per lui.
Il coaching è un metodo in cui le persone coinvolte si trovano in una posizione simmetrica, in cui l’uno ha completa fiducia nell’altro.
L’Health Coaching non ha la pretesa di guarire, ma può incidere sul percorso della malattia aiutando i pazienti a fare la differenza, ad introdurre il concetto di “salute attiva”.
Spesso accade che le nostre potenzialità rimangano nascoste o poco utilizzate.
L’Health Coach può aiutare a riscoprirle anche quando tutto sembra perduto…
DOTT.SSA ELENA GADALDI
PSICOLOGA
LIFE AND WELLNESS COACH
I commenti sono disabilitati.