Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.

Pubblichiamo una riflessione che ci è sembrata molto significativa recuperata sulla rete: ''Nel ventre di una donna incinta si trovavano due bebè. Uno di loro chiese all’altro: - Tu credi nella vita dopo il parto? - Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci per quello saremo più tardi. - Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita? - Non lo so, ma sicuramente... ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con
le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca. -Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione … Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto. - Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui. - Però nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla. - Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremmo la mamma e lei si prenderà cura di noi. - Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora? - Dove? Tutta intorno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe. - Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista. - Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai? ... Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa ...".
 La Medicina Antroposofica è una medicina che fu inizialmente sviluppata grazie agli insegnamenti di Rudolf Steiner. Il primo tra questi insegnamenti è che il corpo non è un organismo indipendente e che la salute dipende dalla giusta armonia tra corpo, spirito, anima ed ego. Tra i rimedi spesso utilizzati dalla medicina antroposofica vi è l'omeopatia, il che non sorprende visto che l'omeopatia classica è radicata nel vitalismo in modo simile alla filosofia steineriana. Come per l'omeopatia, la medicina antroposofica prevede dei trattamenti molto personalizzati in funzione del paziente, tuttavia poichè Steiner credeva nella reincarnazione, un medico antroposofico deve cercare di comprendere lo stato "dell'anima e dello spirito" anche per ciò che concerne le sue vite passate, presenti e future. Secondo Peter Hinderberger, Rudolf Steiner fece la grande scoperta che una pianta è medicale quando ha un'anomalia nella sua fisiologia o morfologia. Tuttavia quest'ultima presenta dei meccanismi che consentono l'auto-guarigione. Si tratta di una moderna riformulazione scientifica di quello che una volta esisteva nella " dottrina delle firme". Dimostriamolo con un esempio: le piante che crescono in prossimità dell'acqua sono in genere pesanti, con grandi foglie verde scuro, avvizziscono e si rompono facilmente. Un'eccezione è il salice bianco ( Salix Alba) una pianta che cresce sempre vicino all'acqua. Tuttavia a differenza delle altre piante "acquose", il salice ha foglie sottili quasi secche e molto leggere. Ha la capacità di distribuire bene l'acqua, non la trattiene. L'assorbe attraverso le radici, la trasforma e la fa evaporare. I suoi rami sono molto resistenti: sono molto elastici e difficilmente possono essere rotti. Si piegano facilmente e fomano giunti piuttosto che "rotture". Queste caratteristiche possono servirci per comprendere come il salice può essere utilizzato da un punto di vista terapeutico: artrite, deformazioni delle articolazioni, condizioni infiammatorie, diarrea. Si tratta di situazioni in cui l'organismo ha perso il controllo dell'acqua. L'acido salicilico ( Aspirina) era originariamente raccolto dalla corteccia del salice. La scoperta che una pianta è una pianta di guarigione quando ha una disfunzione o anomalia, non può essere basata solo dall'osservazione di tutte le piante. Esiste una pianta con anomalie che non è una pianta medica? Nella maggior parte dei circoli questo modo di pensare è detto "magia simpatica". Il Dr. Hinderberger affermava che Steiner aveva esteso il principio omeopatico sulla base di studi spirituali/scientifici dove Hahnemann, l'inventore dell'omeopatia, si fermò. Steiner credeva che il modello del corpo umano doveva essere un insieme di tre parti: noi mettiamo delle cose in esso, ne tiriamo fuori delle altre e alcune le manteniamo ad un ritmo costante. I sensi portano all'interno; espelliamo delle cose; respiriamo ed il nostro sangue circola. Abbiamo un sistema di raffreddamento, i sensi e i nervi, centrato nella testa e nella colonna vertebrale. Abbiamo un sistema di riscaldamento, un sistema riproduttivo/metabolico, centrato sotto il diaframma. E abbiamo un sistema ritmico, il cuore e i polmoni che bilanciare i due sistemi. L'organismo è in salute quando questi sistemi interagiscono in modo armonioso. La malattia è disarmonia ed il trattamento può includere non solo la medicina, ma anche arte-terapia (pittura, musica, canto, ecc.) euritmia, counseling, ecc. In aggiunta agli ordinari prodotti farmaceutici utilizzati in medicina, la medicina antroposofica usa speciali medicine che sono prodotte secondo la connessione uomo-natura. Queste modicine possono includere sostanze dai minerali, piante o animali, preparate in differenti diluizioni e per differenti modalità di assunzione. Alcuni farmaci sono simili ai prodotti delle piante medicali, altri sono preparati secono le linee guida dell'omeopatia. Tuttavia una considerevole parte delle specialità antroposofiche è prodotta usando specifiche procedure farmaceutiche secondo la visione antroposofica del corpo umano. Questo ha causato molti problemi nei processi di omologazione dei farmaci a livello europeo. Secondo Steiner l'essere umano è un'entità eterna. A causa della natura molto individuale dei trattamenti, e per motivi etici, i medici antroposofici non conducono esperimenti in modalità "doppio-cieco" e questo è certamente uno dei motivi per cui la medicina antroposofica non ha difficoltà a conformarsi alla legge. Tra i migliori preparati antroposofici vi sono i preparati a base di vischio per il trattamento del cancro (Abnova Viscum ® , Helixor ® , Iscador ® , Iscucin ®, Visorel ®). Tuttavia questi non sono ufficialmente riconosciuti come efficaci dalla medicina ufficiale. Per approfondire:
Di Admin (del 01/11/2012 @ 19:14:58, in Yoga, linkato 5619 volte)
 Il primo passo da compiere sul sentiero asanico sarà prendere consapevolezza del proprio corpo, delle proprie meccanicità, della propria assenza. È necessario partire dalla periferia per trovare il centro, altrimenti lo mancherai! Rivolgi il tuo sguardo alla macchina biologica umana, percepisci i blocchi e le contrazioni, risveglia i muscoli dormienti, rilascia le tensioni superflue, libera le articolazioni dalla memoria e impara ad ascoltare il tuo migliore amico: il respiro. È così che troverai un tesoro, scoprirai un nuovo senso e un nuovo verso: l’attenzione volontaria. L’attenzione è il fuoco col quale cuocere il tuo vaso d’argilla, dovrai coltivarla con pazienza, umiltà e mansuetudine. Per far si che quest’attenzione non si disperda, è necessario eliminare il conflitto dalla posizione, affinché l’asana risulti stabile, comoda e confortevole; minore sarà il conflitto, maggiore sarà l’energia di cui l’attenzione potrà disporre. È il fuoco costante dell’attenzione che scioglie i blocchi fisici, elimina le scorie energetiche e coagula un nuovo stato: la presenza. La posizione non si fa, puoi solo entrare nell’asana con consapevolezza, prestare attenzione, e uscire dall’asana serbando in te l’esperienza. Impara a contenere la posizione senza strafare, è inutile imporsi di raggiungerla in quanto la asana si produrrà da se. Puoi solo osservare cosa ti impedisce di abbandonarti alla posizione, cosa ti impedisce di piegarti, di raddrizzarti, di voltarti, di allungarti, di tenerti in equilibrio, cosa distoglie la tua attenzione portandoti altrove. Essere in posizione significa dirigere l’attenzione volontaria all’interno, espandere la propria consapevolezza a tutto il corpo, percepire il fulcro attorno a cui ruota l’asana e mantenerlo presente; godere del piacere di percepire, sentire e conoscere il corpo. Ricorda che l’uomo non può conoscere altro che se stesso. Il corpo è l’unico luogo possibile dove tu sei, se sei nel corpo sei in tutti i luoghi possibili. a cura di Antonio Pellecchiawww.yoghiamo.itper approfondire:
“Non bisogna cercar di guarire il corpo senza cercare di guarire l’anima” - PlatoneSecondo la Medicina Tradizionale Cinese, il corpo umano, oltre che da organi, ossa e visceri è composto anche di vibrazioni, frequenze e onde di energia. Sappiamo che se un organismo è sano, esso vibra ad una giusta frequenza ed è ben accordato con sé stesso e con il mondo esterno come uno strumento musicale La pranoterapia non si indirizza solo alla malattia, ma alla persona nella sua totalità di essere umano. Esiste una corrispondenza precisa tra corpo, mente e spirito come anche tra energia, emozione e salute. La maggioranza delle patologie ha la sua origine nei conflitti emozionali, dai quali derivano le cosiddette malattie psicosomatiche. I conflitti emozionali si formano prima nel corpo energetico: sono blocchi di energia accumulata in determinati, specifici punti che impediscono il libero scorrere della corrente nervosa e finiscono per somatizzarsi in zone specifiche a seconda del tipo di conflitto che le ha generate. L’energia fluisce attraverso i tessuti, il sangue, gli organi, i chakra, se vi è malattia, avremo un blocco o più blocchi. Tali blocchi hanno una particolare forza di coesione che unisce l’energia che li costituisce, a tale forza di coesione corrisponde una frequenza di coesione, definiamola, una nota chiave, il pranoterapeuta, intervenendo con la sua energia, riuscirà a rompere il blocco. Vi sarà inoltre, grazie allo scioglimento di blocchi, una maggiore e diffusa energizzazione corporea che porterà a sua volta a rinforzare le energie di auto guarigione. La patologia serve ad inquadrare il paziente come una entità in disarmonia con sé stessa. In questa visuale, il disturbo è solo la conseguenza finale di un problema irrisolto ed è su quest'ultimo che il pranoterapeuta deve focalizzare la sua attenzione. L'azione terapeutica è dunque un sostegno, un riequilibrio e una riattivazione delle forze rigeneratrici della persona stessa, di quella “Vis medicatrix naturae“ propria di ogni essere vivente. La pranoterapia, quindi, può essere di aiuto a risolvere molti disturbi in modo “olistico” o essere di sostegno ad altre cure, sia naturopatiche che allopatiche. La pranoterapia non è miracolosa “La pranoterapia non è un'alternativa alla medicina tradizionale e, quindi, non comporta assolutamente la sospensione di cure farmacologiche o trattamenti medici, ma anzi collabora in maniera fattiva ed in sintonia con il medico.” ©2011 Guido Parente. SIAE 2011. All rights reserved
Di Admin (del 20/10/2012 @ 22:17:13, in Ayurveda, linkato 4480 volte)
 La materia è costituita da cinque elementi: ETERE o spazio FUOCO TERRA ARIA ACQUA. Questi cinque elementi quando si aggregano per costiture il corpo degli esseri viventi, e per dar luogo a tutti i processi che avvengono nella fisiologia umana, lo fanno secondo certe modalità e si combinano formando tre energie basilari.Queste tre energie di base sono forze vitali primarie che vengono chiamate costituenti corporei. Il termine che si usa in Ayurveda è DOSHA, e poichè sono in numero tre vengono chiamati TRIDOSHA. Essi sono: VATA, PITTA E KAPHA. I dosha rappresentano il punto di incontro tra mente e corpo consentendone il dialogo: ogni volta che accade qualcosa nella mente, c'è un evento corrispondente nel corpo. Lo squilibrio dei dosha è il primo segno che la mente e il corpo non sono perfettamente coordinati. Oltre ai tre dosha corporei esistono due dosha mentali che sono rajas e tamas che producono agitazione ed inerzia causando disturbi della mente.Sattva invece, essendo la qualità della luce e della purezza, non ha effetti patogeni su di essa. In ogni dosha c'è la prevalenza di certi elementi rispetto ad altri ed è questo che ne fa dedurre le loro qualità. VATALa sua sede nel corpo è nel colon, vescica urinaria, zona pelvica, cosce, gambe ed ossa, quindi nella zona bassa, ed è composto principalmente di aria e spazio. Quindi è fondamentalmente: Freddo: provoca freddo alle mani e ai piedi e avversione ai climi freddi. Mobile: a seconda delle condizioni di equilibrio del dosha può esservi una buona o cattiva circolazione. Rapido: questa qualità determina la capacità di captare velocemente nuove informazioni che con altrettanta velocità vengono però dimenticate; la scarsità di memoria sul lungo periodo; una buona immaginazione associata però a sogni paurosi; la tendenza a un attivismo senza respiro; l'impulsività nell'azione; la variabilità degli stati d'animo; l'estrema accelerazione associata a dispersione del pensiero e velocità dell'eloquio. Secco: è causa di pelle secca, capelli secchi od opachi, occhi opachi, scarsa sudorazione. La pelle si presenta fragile, si screpola facilmente. Ruvido: è causa di pelle ruvida e capelli dalla struttura grassa. Sottile, leggero e permeante. Tratti psicologici principali: immaginazione, sensibilità, spontaneità, elasticità mentale, allegria. Vata significa letteralmente “movimento” e quindi origina e controlla ogni tipo di movimento nel corpo come la respirazione, il movimento del cibo lungo il tratto intestinale, la circolazione dei vari fluidi, l'escrezione dei materiali di rifiuto, lo scorrere degli impulsi nel sistema nervoso. Queste funzioni sono tutte governate da vata. PITTALa sua sede nel corpo è nel fegato, duodeno, reni, linfa, sangue, quindi nella zona mediana, ed è composto principalmente di fuoco e acqua. Quindi è fondamentalmente: Caldo: rende la pelle calda e tendente al rosso, possono verificarsi infiammazioni di ogni genere, metabolismo iperattivo, sensazioni di calore allo stomaco, al fegato, all'intestino e così via. Acuto: determina intelletto vivace ed eloquio pungente, eccesso di acidità nel corpo ed eccessiva secrezione di acidi gastrici. Umido: questa qualità può manifestarsi attraverso un'abbondante traspirazione. Tipico Pitta è avere i palmi della mani caldi e sudaticci.Essendo caldo e umido provoca avversione ai climi umidi estivi. Dall'odore acido: alito cattivo, odore acido del corpo, feci e urine particolarmente maleodoranti. Leggermente untuoso e piccante. Tratti psicologici principali: vivacità intellettuale, fiducia, intraprendenza, gioia. Pitta, il cui significato è “ciò che scalda, cuoce o digerisce”, governa tutte le funzioni metaboliche che avvengono nel corpo: la digestione del cibo, la sensazione di fame e di sete, la vista, la temperatura corporea, le funzioni intellettuali (nel senso della capacità di digerire le idee), il colore della pelle, ecc.. KAPHALa sua sede nel corpo è il torace, testa, naso, gola, parte superiore dello stomaco, articolazioni, tessuto adiposo, quindi siamo nella zona alta, ed è composto principalmente di acqua e terra. Quindi è fondamentalmente: Pesante: problemi legati alla pesantezza come obesità , cattiva digestione, senso di depressione pesante e oppressiva. Dolce: l'eccesso di alimenti dolci provoca un aumento di peso o diabete. Stabile: questa qualità determina l'autocontrollo. I processi fisici non vanno da un estremo all'altro. A differenza degli altri dosha, non ha bisogno di stimoli esterni e regge senza problemi cambiamenti che manderebbero fuori equilibrio gli altri due dosha. Morbido: influenza una grande varietà di caratteristiche come pelle e capelli morbidi, modo di fare gentili, sguardo dolce e approccio sereno e accomodante. Lento: fluidità e lentezza di movimento a cui si associa un eloquio tranquillo e una disposizione riflessiva. Freddo, denso, viscoso, liscio e appiccicoso. Tratti psicologici: calma, comprensione, coraggio, capacità di amare e perdonare. Kapha significa letteralmente “coesione, o ciò che tiene insieme le cose”, è responsabile della creazione della struttura corporea. Tiene insieme i vari tessuti per dare sostegno al corpo. Le parti solide del corpo come i tessuti sono in gran parte dovute al kapha che è anche responsabile delle emozioni come l'amore, la pazienza e la clemenza.
Di Admin (del 27/09/2012 @ 22:35:01, in Ayurveda, linkato 4375 volte)
 Alla base dell'Ayurveda vi sono i tre Dosha (o umori): Vata, Pitta e Kapha. La combinazione di questi tre umori forma la struttura del corpo umano. In questo articolo parleremo d Kapha che è il responsabile per l'accumulo di grasso ed il dosha prevalente nelle persone in sovrappeso o obese. Quindi da un punto di vista yogico o ayurvedico per bruciare i grassi e perdere peso è necessario ridurre Kapha nel corpo. Le qualità di Kapha sono: umido, caldo, pesante, fiacco, morbido, appiccicoso e immobile. Riportiamo di seguito una serie di indicazione per ridurre Kapha con la dieta: - 30-40% della dieta della dita deve essere composto da grano integrale - 20-30% da proteine sia vegetali che non - 40-50% per la maggior parte di frutta e verdura. Racomandazione sepcifiche per perdere peso e bruciare i grassi:
- E' importante scegliere il giusto tipo di alimenti da mangiare, dovemo quindi ridurre il consumo di cibi grassi, latticini, gelati, carni (carne specialmente rossa), ecc
- bere tè e acqua calda piuttosto che bibite fredde e frullati
Per la legge dell'equilibrio dei dosha, è utile consumare cibi piccanti come zenzero, cannella e coriandolo che sono utili a ridurre Kapha, che è la chiave per ridurre il peso . Allo stesso tempo aumentare il consumo di insalate, fagioli, cereali secchi e cereali cotti, poichè mangiare cibi con Vata e Pitta aumenterà questi dosha nel vostro corpo e ridurrà Kapha in eccesso. Evitate gli spuntini e bere un bicchiere di limonata calda con miele, questo aiuterà a bruciare i grassi e tenere lontana la fame. Grazie alla conoscenza dei concetti base dell'Ayurveda è possibile affrontare qualsiasi situazione di squilibrio corporeo. Per la perdita di peso è importante comprendere le qualità di Kapha e come personalizzare la vostra dieta e lo stile di vita per ridurlo . Quando si riduce Kapha si riduce il grasso. Dal punto di vista dietetico, è sufficiente quindi ridurre l'assunzione di cibo con le qualità di Kapha e aumentare l'assunzione di cibo con qualità opposte. Per approfondire:
Di Admin (del 15/09/2012 @ 18:20:22, in QiGong, linkato 4199 volte)
Qi gong significa "lavoro sull'energia vitale" e consiste in una serie di esercizi e di tecniche il cui fine è quello di operare un'azione di equilibrio dell'intero organismo.
L’arte sacra del Qi Gong cinese è conosciuta da tempi remoti, basti pensare che il grande Imperatore Giallo (Huang Di), ne faceva spesso riferimento per spiegare in che modo numerosi saggi riuscivano a raggiungere età notevoli restando in piena forma. In una tomba scoperta nei pressi di Ma Wang, risalente al 200 a.C. circa, è stato rinvenuto un rotolo di seta su cui erano ricamati più di quaranta figure umane in posture differenti, accompagnati da relative spiegazioni.
Da questi dati, si può desumere che già due secoli prima della venuta del Cristo, esistevano tecniche ed esercizi complessi sviluppati ed elaborati con grande acume, avente come obiettivo quello di preservare la salute e di accrescere l'energia vitale.
Questi metodiche sono giunte in occidente nel XVIII secolo grazie ai Gesuiti, che facendo conoscere la civiltà cinese e i loro costumi hanno anche rivelato gli aspetti su cui si basa la Medicina Tradizionale Cinese.
Gli esercizi del Qi Gong cinese sono molto numerosi e variano a seconda dell'obiettivo perseguito da chi li pratica. Si può aderire alla disciplina del Qi gong per:
- Conservare la propria salute stimolando il sistema immunitario;
- Rallentare l'invecchiamento attraverso tecniche che agiscono sui radicali liberi;
- Curare patologie di vario tipo prendendo consapevolezza dell’organo colpito ed eseguire esercizi mirati su di esso;
- Sviluppare e affinare la propria sensibilità percettiva;
- Coltivare il Qi come propellente nelle arti marziali;
- Espandere la propria coscienza e altro ancora…
L'insegnamento del Qi Gong si è sviluppato sotto molteplici forme, a seconda delle scuole, di cui alcune sono molto conosciute, come quella del tempio della Nuvola Bianca (Báiyúnguān) di Pechino oppure come quella del Tempio di Shàolín. Esistono anche scuole molto segrete di Qi Gong dove vengono insegnate a pochi allievi tecniche molto rare.
Il Qi gong può essere suddiviso in due tipologie principali:
- Wai Dan Qi Gong (Qi Gong esterno);
- Nei Dan Qi Gong (Qi Gong interno);
Il Qi Gong esterno è destinato soprattutto ad aumentare le capacità fisiche ed è usato come complemento di altre tecniche di arti marziali.
Il Qi Gong interno potenzia il sistema immunitario, purifica gli organi, migliora la circolazione sanguigna e linfatica. In breve, si occupa di sanare le patologie e di conservare la salute. Inoltre, a coloro che praticano con regolarità, la pratica del Qi Gong permette di accedere ad uno stato di coscienza fuori dal comune.
La pratica del Qi Gong medico ha come obiettivo quello di conservare, regolare e migliorare il funzionamento energetico dei cinque organi pieni (zang): Cuore , Polmoni, Reni, Milza-Pancreas, Fegato e dei cinque visceri cavi (fu): Intestino crasso, Stomaco, Intestino tenue, Vescica, Cistifellea.
Il tipo di pratica che si effettua per conseguire ciò assume forme molteplici a seconda dell’indole del maestro e della filosofia della scuola .
Tutte le pratiche, comunque, posseggono tre elementi in comune:
- Acquietare il corpo (Tiao Shen),
- Acquietare la respirazione (Tiao Xi),
- Acquietare la mente (Tiao Xin).
TIAO SHEN: il Rilassamento corporeo riguarda il raggiungimento di uno stato di quiete profonda delle membra. Coincide col concetto di antistress, di benessere e di scarico delle tensioni di cui si parla tanto in occidente. Muscoli, tendini, nervi, vasi, sanguigni, sono tutte componenti che beneficiano vistosamente da questa tecnica basilare. Se non si acquista questa qualità di base, non vi è possibilità di proseguire con risultati tangibili nel cammino interiore.
TIAO XI: l'azione cosciente che esercitiamo sulla respirazione è utilizzata nel Qi Gong per influenzare l'attività fisiologica dell'organismo. Ad esempio, l'attenzione portata alla regolarizzazione e al prolungamento del respiro ha effetti calmanti su tutto il sistema nervoso.
TIAO XIN: il controllo della mente è l'elemento più importante dei tre Tiao. Una delle componenti essenziali è la concentrazione, grazie alla quale si giunge ad ottenere un'azione sull'attività fisiologica. Quando diventeremo capaci di non essere più rapiti dai pensieri, potremo lasciarli scorrere come una corrente oppure bloccarli. Punto d'arrivo è il silenzio.
Quando la mente è calma il Qi circola correttamente. Il praticante raggiunge lo stato di pace interiore, di quiete, di distacco dal mondo esterno. Questo è ciò che viene chiamato lo "stato di Qi Gong".
Praticando questa disciplina con regolarità si riuscirà a sentire la circolazione del Qi (sensazione di pizzicore, di calore o di gonfiore) e a guidarla nelle parti bisognose.
Concludo, ricordando a chi trascura il proprio corpo: “Non aspettare di aver sete per scavare un pozzo”.
Vincenzo Adinolfi
www.lagemmadelcielo.it
 Il Ku Nye origina dagli antichi regni esistiti in Tibet più di 3900 anni fa ed è una pratica indigena appartenente alla Tradizione Medica Tibetana. In tempi antichi i Tibetani praticavano il Ku Nye utilizzando la diagnosi e l’applicazione d’oli specifici o di sostanze estratte dal burro per trattare gli squilibri o la costituzione delle persone utilizzando rametti d’albero, bacchette e pietre e, come parte integrante della terapia, esercitavano pressioni su differenti parti e punti del corpo per ristabilire lo stato di salute e di benessere dell’individuo. Letteralmente, Ku significa ‘applicare’ o ‘ungere’ il corpo con oli terapeutici che devono essere assorbiti dall’epidermide e Nye si riferisce, invece, al massaggio vero e proprio. Le tecniche di massaggio Nye includono svariate tecniche di impastamento, sfregamento e pressioni su tutti i muscoli e i tendini e digito pressioni su punti specifici e sui canali. Il Chi (tib. Phyis) é la fase conclusiva della terapia esterna Ku Nye, vale a dire la rimozione dell’olio da corpo con la farina di orzo o di ceci. Possono essere aggiunti altri ingredienti alla farina di base in funzione delle condizioni diagnosticate. Un altro nome comune del Ku Nye é Chukpa (Tib. Byugpa). Il sistema Medico Tradizionale Tibetano é molto dettagliato e completo e si pone due obiettivi principali: la prevenzione e la cura delle malattie. Le terapie utilizzate per raggiungere i due obiettivi possono essere generalmente suddivise in quattro categorie di base: Dieta terapeutica Modificazioni delle abitudini di vita scorrette Utilizzo di erbe medicinali Applicazione di Terapie Esterne Il Ku Nye é appartiene alla quarta categoria, essendo una delle molteplici terapie esterne disponibili nella Medicina Tradizionale Tibetana, usate per mantenere o per ristabilire l’equilibrio nell’organismo. Le altre terapie esterne includono svariati tipi di moxibustione, la terapia con il bastoncino, la coppettazione, l’agopuntura, il salasso, la balneoterapia, i massaggi con pietre e conchiglie, e l’utilizzo di compresse calde o fredde. Gli effetti benefici e le funzioni di ringiovanimento e di riequilibrio del Ku Nye sono menzionate e descritte in numerosi testi originali Tibetani, nel “Bum Shi”, nei “Gyud Shi” (I Quattro Tantra della Medicina Tibetana, in tutti i loro commentari e nei testi antichi medici ritrovati nella grotta di Ton Huang. Ulteriori benefici del Ku Nye sono l’eliminazione delle tossine immagazzinate nel corpo, l’incremento della vitalità, la riduzione e l’alleviamento di vari tipi di dolori e sindromi dolorose ed il lenimento di disordini nervosi come l’insonnia, la depressione e l’ansietà. italia@iattm.net cell 346 51 63 300
 Forse la parola “completamento” la sto utilizzando in maniera sbagliata, sono convinto però che il processo della nascita instauri all’interno del nostro sistema una procedura che deve essere rispettata se vogliamo poi avere un processo di nascita e di crescita armonica. Il feto decide di nascere quando vuole lui, quando si sente pronto, quando ha fatto un check up totale di tutte le sue parti e decide che è arrivato il momento giusto per nascere. Forse effettivamente questa è una mia visione romantica del momento appena prima del parto, ma la immagino così….il feto che in qualche modo faccia l’inventario di tutte le sue parti del corpo, di tutte le strutture anatomiche anche la più piccola che ha costruito e fatto crescere durante le fasi della gestazione e, ricevuto l’ok da tutte queste parti, decida che è arrivato il momento giusto per nascere. Sono quindi a favore del parto cesareo solo in caso ci possano essere ragionevoli stati di allarme per la salute della madre e del bimbo. Sostanzialmente vi sono due problemi fondamentali nel parto cesareo. Il primo è la veloce decompressione subita dal bimbo con un parto veloce e non naturale, non vi è nessun tipo di compensazione e questo processo può essere paragonato alla risalita di un subacqueo senza passare per gli stadi di decompressione. La pancia della mamma ha un ambiente a pressione costante ed è una pressione maggiore della pressione esterna per cui una decompressione così veloce può provocare lo stiramento della membrane cerebrali all’interno della testa del bimbo dal momento che le ossa craniche nel feto sono fatte in modo per cui alla nascita possano muoversi ed abbiano un gioco per poter ridurre il diametro della testa durante il parto. Quindi la testa del bimbo avrà una dilatazione passando da un ambiente a pressione maggiore verso un ambiente a pressione minore. Il secondo problema che risulta dal non passaggio attraverso il canale del parto è una non mobilizzazione di tutte le vertebre della colonna per poter uscire. Questa è una affermazione che scaturisce dalle mie conoscenze osteopatiche…per cui potrebbe essere confutata dalla medicina allopatica, ritengo però che sia naturale pensare ad una cosa del genere vedendo il tortuoso passaggio che il feto deve percorrere per dare vita a ciò che viene chiamata nascita. Vi è inoltre il risvolto emotivo che potrebbe successivamente produrre delle disfunzioni durante lo sviluppo per il bimbo e nel post parto per la madre. Sarebbe inoltre interessante analizzare l’accettazione della madre e del bimbo uno con l’altro, un ancestrale riconoscimento come “self” ovvero parte di un unico corpo fino a poco prima dell’ atto della nascita. Questo articolo lo dedico ad una mia cara amica. Roberta, ti sto pensando molto in questi giorni e se tu lo vorrai sarò a tua completa disposizione per cercare di aiutarti a superare i brutti momenti passati.di Giovanni Ferraritel: 3498016351 mi sono diplomato alla FIRP ( federazione reflessologia plantare), ho frequentato l'upledger institute per il craniosacrale e sono iscritto alla scuola di osteopatia SIFO di desenzano sul garda. vivo e lavoro a Bassano del Grappa, la mia pagina professionale su face book è giovanni ferrari medicina complementare ed il link è www.facebook.com/fgcomplemed
Di Admin (del 14/08/2012 @ 13:06:27, in QiGong, linkato 4959 volte)
 Il Lian Gong Shi Ba Fa o il Lian Gong delle 18 Forme é un sistema completo di esercizi medici cinesi. Si tratta di un insieme di esercizi di stretching, respirazione e auto-massaggio per prevenire ed alleviare lo stress e dolori acuti al collo, spalle, schiena, fianchi, gambe, articolazioni e tessuti connettivi. Anche se relativamente recenti (sono diventati popolari solo circa 40 anni fa), si basano su antichi esercizi cinesi risalenti a oltre 1000 anni fa, tra cui i ben noti Otto Broccati. Dalla loro introduzione circa 40 anni fa, si sono diffusi rapidamente dalla Cina ad altri paesi (in particolare in Giappone e Brasile), e vengono praticati da milioni di persone. Sono abbastanza facili da imparare e praticare ed il tempo necessario per eseguire gli esercizi dipende dal numero di ripetizioni, ma può essere anche di soli 15 minuti. Il Lian Gong Shi Ba Fa è stato sviluppato dal dottor Zhuang Yuan Ming, che è un medico tradizionale cinese e uno studente del famoso maestro di Kung Fu, Wang Zhiping. Da centinaia di anni, è noto che molti esercizi delle arti marziali cinesi sono utili per la salute e possono alleviare il dolore e risolvere altri disturbi. Tuttavia non c'erano studi clinici per valutarne l'efficacia medica in condizioni controllate. Usando la sua esperienza di medico di medicina cinese e di praticante di arti marziali, a partire dal 1974 il dottor Zhuang iniziò a condurre una serie di studi clinici in un ospedale di Shanghai su pazienti con una varietà di condizioni legate allo stress e determinò l'efficacia di questi esercizi e se e in che modo potevano essere migliorati. Egli mantenne un rapporto dettagliato di cosa funzionava e cosa no ed introdusse una serie di modifiche agli esercizi tradizionali. Iniziò solo, ma nel giro di un paio di anni, il Dr. Zhuang fu seguito da molti altri medici e ospedali in questo progetto. Nel 1983, il dottor Zhuang e i suoi collaboratori condussero una serie di studi clinici sufficienti a concludere che Lian Gong Shi Ba Fa è un insieme efficace di esercizi che possono aiutare a prevenire e alleviare lo stress e dolori acuti al collo, spalle, schiena , fianchi, gambe, articolazioni e tessuti connettivi. A seconda del tipo di disturbi, a volte questi esercizi possono essere combinati con altri trattamenti come agopuntura, massaggio e erbe cinesi per aumentare la loro efficacia. Ma qual è la base di Lian Gong Shi Ba Fa? Sappiamo che la terapia del massaggio può aiutare ad alleviare stress e dolori vari. Sappiamo anche che spesso queste tensioni e dolori sarebbero tornati qualche tempo dopo il trattamento, e quindi si sarebbe dovuto ripetere più volte. Il dottor Zhuang si rese conto che forse si poteva sviluppare un movimento basato su massaggi , dove i vari movimenti corporei dei pazienti sono essenzialmente di auto-massaggio. Praticando questi esercizi regolarmente, il paziente essenzialmente esegue un auto-massaggio e non ha bisogno di essere utleriormente trattato da specialisti. Pertanto Lian Gong Shi Ba Fa può essere pensato come un sistema di movimenti di auto-massaggio o "massaggio in movimento" Per approfondire:
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