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Karma e Meditazione
Di Admin (del 17/02/2012 @ 19:17:45, in Meditazione, linkato 2140 volte)


Il karma vive con noi, il karma è parte della nostra vita fin dal momento della nostra nascita al quello della nostra morte, perché ogni volta che facciamo qualcosa o ogni volta che non facciamo qualcosa, si genera karma. Naturalmente non si generasempre lo stesso karma, c'è una sorta di karma che ci lega e ci incatena a questa vita, e un altro tipo che invece ci libera dal ciclo di reincarnazione. Il karma che ci incatena, è noto come Vishayakarma, e produce miseria e la mancanza di pace interiore, mentre il karma generato dalle azioni buone o azioni disinteressate, è conosciuto come Sreyokarma che ci permette di raggiungere la prosperità e la felicità dell'anima.


Ogni volta che ci troviamo di fronte una attività con il desiderio di ottenere un certo risultato, questo ci getta tra le braccia del desiderio, l'avidità e dei demoni dell'ego, mentre solo le azioni pure che facciamo per amore, senza avere aspettative, sono il genere di azioni che ci conducono a poco a poco verso l'illuminazione e la liberazione.

Coloro la cui natura permette di svolgere azioni disinteressate, si rendono conto che Dio gli fornisce di tutto ciò che di cui hanno bisogno e di tutto ciò che conferisce pace interiore. Un'altra forma per conseguire l'agognata pace interiore è la meditazione.

Forse vi chiederete perché? Perché  la meditazione è così importante?

Perché l'uomo agisce sempre su due dimensioni, la dimensione esterna governata dai sensi fisici, e la dimensione interna disciplinata dall'intelligenza e la mente. La coscienza non può muoversi da sola, ma deve deve essere guidata dall'intelligenza e della mente, che sono connesse con il mondo esterno, e sono come i buoi che tirano una carrozza. Questi buoi sono ansiosi di cominciare a camminare, ma per portarci verso la giusta destinazione devono essere educati e guidati lungo le strade che sono la Verità, la Giustizia, la Pace e l'Amore.

Quindi per liberarci dalla schiavitù del karma, è necessario insegnare all'intelligenza e alla mente come trascinare la coscienza interiore, e questo viene realizzato attraverso le pratiche della meditazione e la ripetizione del nome di Dio (Namasmarana).

E la coscienza, per essere in grado di guidare i buoi dell'intelligenza e della mente, deve calmare e controllare i desideri contrastanti che infestano la mente, e questo si ottiene quando si impara a focalizzare la nostra attenzione in una sola direzione.

E' facile comprendere i benefici della meditazione. Chi intraprende un compito, sa che solo quando concentra i suoi sforzi verso un unico punto, può raggiungere il successo desiderato. Anche i compiti più insignificanti richiedono concentrazione, e la potenza di uno sforzo inamovibile è così forte, che anche le peggiori difficoltà vengono superate.

Quando pratichiamo la meditazione, la mente impara a togliere l'attenzione dagli oggetti materiali, la vita acquista un nuovo splendore, diventiamo consapevoli dell'essenza divina che è dentro di noi e giungiamo ad uno stato di beatitudine.

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